L’Alaska, il penultimo tra gli Stati degli USA ad essere stato riconosciuto ufficialmente, nel 1959, il più grande e meno densamente popolato, ha sempre rappresentato, da quando nel 1867 gli Statunitensi la acquistarono dall’Impero Russo per circa 7 milioni di dollari, decisione a dir poco controversa, l’emblema della wilderness estrema, il confine ultimo della civiltà. The Last Frontier, come recita il soprannome ufficiale.
Eppure questo enorme territorio, selvaggio e inospitale, compreso tra Canada, Oceano Pacifico e Mar Glaciale Artico, ha costituito un ponte fondamentale per lo sviluppo storico dell’intero continente americano: fu infatti attraverso lo stretto di Bering, quando durante una fase apicale della Glaciazione di Würm, circa 15.000 anni fa, i suoi 85 km erano occupati da un istmo ghiacciato, che mammiferi e gruppi umani in arrivo dalla Siberia iniziarono a popolarlo. I mutamenti introdotti dalla corsa all’oro del Klondike, la grande epopea pionieristica di fine 800 raccontata nei romanzi di Jack London, e dalla scoperta del principale giacimento USA di petrolio e di gas naturale, che ha determinato dagli anni 60 un notevole aumento del benessere economico diffuso, sono rimasti in fondo molto circoscritti.
A dominare l’Alaska è sempre la natura selvaggia, dalla sottile striscia costiera, frastagliata di fiordi, che s’insinua a Sud verso gli USA, senza mai congiungervisi (l’Alaska Panhandle), fino agli immensi spazi interni, che si innalzano nella mole poderosa del Monte Denali (in Inglese McKinley), con i suoi quasi 6.200 metri il rilievo più alto del Nord America, il terzo al mondo per prominenza, e alla ghirlanda delle Isole Aleutine, protese verso l’Asia. Per non parlare della costa settentrionale, il cosiddetto North Slope, in pieno Circolo Polare Articolo, desolata e spopolata, sotto il cielo algido e nero del Nord, fregiato dal bagliore distante dell’Orsa Maggiore, la costellazione che campeggia sulla bandiera dello Stato.
L’uomo è riuscito nei millenni a instaurare un rapporto, fatto di tenacia e rispetto, con questi territori tanto difficili quanto ricchi di risorse. Da secoli i nativi Iñupiat, Yupik, Aleutini, Eyak, Tlingit, Haida, e i coloni europei giunti in seguito, traggono sostentamento dal grande bacino di vita animale dell’Alaska, in primis quello marittimo, che ancora oggi sostenta la florida industria della pesca.
In tale contesto, non c’è da stupirsi, il turismo riveste un’importanza sempre crescente, aperta a un ampio dettaglio di declinazioni, ecologiche, sportive, scientifiche, etnologiche, d’avventura. Con al fondo un elemento costante. La natura. Che ti aspetta per il tuo prossimo viaggio in Alaska.
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Alaska Into the Wild
16 giorni / 14 notti
Sin dall’epoca di Jack London l’Alaska ha esercitato un fascino magnetico sulla letteratura americana e la sua voglia di spingersi “Into the Wild”. Un itinerario tra ghiacciai, fiordi, boschi, fiumi impetuosi, orsi e salmoni che ha come sfondo la Natura nella sia dimensione originari, spazio aperto dell’avventura e della sfida. Un viaggio che esplora l’ambiente selvaggio e inospitale del Denali National Park, che ha fatto da sfondo a Zanna Bianca, poi soggetto cinematografico per Sean Penn (2007), musicato da Eddie Wedder. L’area costiera dell’Inside Passage e del Glacier Bay National Park, Patrimonio dell’UNESCO frequentato da foche e leoni marini, è invece al centro de La strada alla fine del mondo, Erin McKittrick (2009), l’avvincente libro di Erin McKittrick, una biologa che ha affrontato col marito 6400 km nel profondo Nord, completamente a piedi, sci e canoa. Il viaggio “Into the Wild”, però, non tralascia tutti i comfort di una vacanza, compreso un traghetto con cui attraversare i bracci di isole e mare dell’Inside Passage. Da ammirare mentre si sfoglia un buon libro.
3.300 € Scopri di più
Alaska by train
11 giorni / 9 notti
Il miglior modo per godersi gli ampi spazi del grande stato dell’Alaska è percorrerli, attraversarli, sui vagoni dell’Alaska Railroad. Alaska Railroad è una ferrovia di oltre 700 chilometri che, partendo da Anchorage, si dirige verso Nord fino a raggiungere l’isolata cittadina di Fairbanks. La storia di questa colossale strada ferrata inizia nel 1907 e si conclude solo negli anni ’20 del XIX secolo. Il treno panoramico parte da Anchorage e, dirigendosi a Nord, tocca le più importanti mete dello Stato. Talkeetna, una cittadina che sorge sull'imponente Susitna River e immersa nella foresta. Il Denali National Park and Preserve, una delle riserve più grandi degli Stati Uniti nonché una delle meglio conservate a livello di preservazione della biodiversità. Ultima tappa è proprio Fairbanks, cittadina posta poco a Sud del Circolo Polare Artico. Per rendere indimenticabile il viaggio sull'Alaska Railroad basta scegliere di soggiornare sulle carrozze di prima classe GoldStar, una serie di vagoni panoramici con il tetto in plexiglass, che permette una perfetta visione a 360° sui meravigliosi panorami dell’Alaska.
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Viaggio di nozze: crociera in Alaska
10 giorni / 8 notti
I paesaggi incantati dell’Alaska faranno da scenario a questo incredibile viaggio che avrà inizio dalla città di Vancouver. Si lasceranno le coste del Canada per navigare tra acque glaciali passando attraverso fiordi ed insenature. Puntando sempre più a nord, dove parchi naturali e grandi ghiacciai saranno i protagonisti, si raggiungerà Seward per poi concludere l’itinerario ad Anchorage. Un’avventura meravigliosa a bordo di una nave da crociera per godere al meglio di tutto l’incanto che riveste i magici territori dell’Alaska.
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